Amniocentesi

Amniocentesi

Il prelievo del liquido amniotico viene eseguito intorno alla 15 settimana tramite un ago sottile nell’utero per rimuovere un piccolo volume di liquido. I risultati si ottengono in 2/3 settimane.

COMPLICANZE MATERNO FETALI AMNIOCENTESI

PERDITE DI FETI SANI(0.2%-0,5%)

Sono stati condotti molti studi per stabilire la sicurezza dell’amniocentesi del secondo trimestre, riportando varie percentuali di aborto indotto dalla procedura. L’unico studio controllato (tecnicamente si definisce randomizzato, cioè ad un gruppo a caso è stata offerta l’indagine ed a un pari numero no) è stato eseguito da Tabor et al in Danimarca ed ha coinvolto 4.606 donne a basso rischio (<35 anni). In tale studio la percentuale di morti fetali si è mostrata superiore nel gruppo di donne sottoposte ad amniocentesi (1.7%) rispetto al gruppo di controllo (0.7%). Occorre comunque considerare che attualmente le tecniche a disposizione sono migliorate (utilizzo di aghi più sottili) e questa percentuale potrebbe essere al momento sovrastimata.

Altri studi più recenti, non controllati con un metodo statistico di analoga efficacia, suggeriscono che la percentuale di perdite fetali legate alla procedura sia circa 0,1-0.5%, in conclusione, sebbene il rischio esatto di morte fetale associato alla amniocentesi sia ancora controverso, la procedura non è innocua. Oltre l’abortività bisogna considerare le complicazioni (infezioni, sanguinamento, perdita di liquido fallimenti cultura)

INFEZIONI(previsti 1 ogni 1.000 esami)

Le corion-amnioniti post-amniocentesi (0.5-1.5 ogni 1.000 esami effettuati) avvengono per lo più a causa di contaminazione da parte della flora cutanea o intestinale, più raramente per via ascendente in caso di perdite di liquido amniotico prolungate. I segni iniziali possono essere sottovalutati (febbre non elevata, sintomi simil-influenzali), ma se ignorati possono condurre ad infezione severa e sepsi materna. La donna di recente sottoposta ad amniocentesi e che presenta una febbre di non chiara origine dovrebbe essere sottoposta di nuovo a prelievo di liquido amniotico per l’esame colturale. In caso di accertata infezione, non vi sono giustificazioni per ritardare l’interruzione della gravidanza e lo svuotamento della cavità uterina.

PERDITA DI LIQUIDO AMNIOTICO(previsti 1%)

La perdita di liquido amniotico dopo amniocentesi del secondo trimestre avviene in 0.8-2% dei casi, con un rischio aggiuntivo di 1% rispetto alle gravide non sottoposte ad esame. Rispetto alle rotture spontanee delle membrane, quella dopo amniocentesi ha un decorso più benigno e la perdita di liquido si risolve in pochi giorni nella maggior parte dei casi.

SANGUINAMENTI(previsti  2 %)

Il sanguinamento vaginale si riscontra in 2-3% dei casi e si risolve quasi sempre spontaneamente.

I FALLIMENTI DELLA CULTURA(previsti 0.5%)

I fallimenti (0.2-0.6%) sono dovuti per lo più ad un numero di cellule disponibili insufficiente, ad una incapacità delle cellule di crescere in coltura o a contaminazione da parte di agenti infettivi. Molti fallimenti colturali si evitano prelevando una adeguata quantità di liquido amniotico (20-30ml).

IMMUNIZZAZIONE RH

L’amniocentesi può comportare un rischio di immunizzazione rhesus, vista la possibilità di emorragie transplacentari (2-3% dei casi). La profilassi con immunoglobuline anti-D è perciò consigliata in tutte le donne Rh negative non sensibilizzate che si sottopongono all’esame Amniocentesi e CVS.

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